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Marco Bonura  nasce a Caltanissetta nel 1966 e, giovanissimo, si interessa di pittura di scultura e di musica. Dopo una laurea conseguita all'Istituto d'Arte di Agrigento viene attratto dall'affascinante movimento del "graffitismo" e dal lavoro del grande maestro  Mimmo Rotella. Realizza così una serie di dipinti, riportando con varie tecniche sulla tela, spaccati dell'informazione e della pubblicita', ed immortalando, ogni singolo istante della storia attuale. Il suo lavoro riprende quasi in forma ossessiva,  l'idea della comunicazione in tutte le sue forme, ed il supporto, sostituisce simbolicamente, la pietra sulla quale l'uomo preistorico disegnava i graffiti. Attraverso le sue opere il Bonura mette in  risalto come nell'età moderna e contemporanea,  la natura di questi media fondamentali non sia stata alterata, come  gli strumenti attraverso cui avvengono i processi di mediazione simbolica in una data comunità di utenti, siano stati i primi mezzi a disposizione dell'uomo. Nascono così le prime "informazioni" opere in cui il ritmo, le parole, le immagini, il colore, la luce, assumono il ruolo di elementi. Riisulterà di notevole l'influenza   l'incontro con il pittore Mario Schifano, avvenuto nel 1987. I lavori  del Maestro della pop art italiana determineranno un cambiamento radicale nelle sue opere per la forza ideologica del pensiero creativo e per l'impeto del gesto con cui Schifano aggredisce la superficie. Lo studio della musica, come forma di supporto alle immagini,  lo porta ad appropriarsi del principio della "dissonanza", in tal modo, la prassi del l'immagine della parola  sciolta da ogni relazione di tono e carico dell'esclusiva funzione di timbro, apre nuovi e vasti orizzonti, tanto che da quel momento e fino al termine degli anni 2102 il suo lavoro, risulta un’ossessiva ricerca sulla semantica del gesto, della luce, del timbro. Il rapporto immagine suono-colore, che Bonura, più che "vedere", ama "ascoltare" nelle sue risonanze più intime, gli permette  di esprimersi secondo regole nuove.

Nel 2009 cimentandosi nella scrittura, nasce un libro dal titolo "IL MIO NOME ERA JULIUS" edito dalla Lussografica.

Espone dal  1990.

Attualmente molte delle sue opere sono in collezioni private in Italia ed all'estero.

Vive e lavora tra Caltanissetta e Perugia.

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